Figura 7: Pagina web della Banca Cantonale Grigione.
e informazioni originali del sito web in lingua tedesca sono state integralmente tradotte nella versione in italiano, spiega Plutarch Chiotopulos, dell’ufficio comunicazione dell’istituto bancario. “La traduzione è stata effettuata dal nostro servizio di traduzione esterno con mezzi finanziari esclusivamente propri a tariffe orarie di mercato standard”. Il costo dell’operazione non è stato quantificato.
Riguardo agli effetti che la traduzione ha sortito sull’attività della banca, “non è possibile determinare in che misura il sito web abbia un'influenza sulla motivazione degli utenti a diventare clienti; tuttavia abbiamo rilevato che, dal suo lancio all'inizio di maggio 2018, il nostro sito italiano ha ricevuto circa 3'500 visite al mese. Quindi c'è una domanda costante per questo servizio”.
Sul perché la BCG abbia deciso di eseguire la traduzione del sito Chiotopulos spiega: “sosteniamo la diversità culturale del nostro cantone e promuoviamo il multilinguismo. Ciò include il lancio del sito web in lingua italiana. Di fatto promuoviamo il trilinguismo nei Grigioni attraverso il nostro fondo GKB, sostenendo ogni anno con circa due milioni di franchi progetti senza fini di lucro in diversi campi, tra cui alcuni dalle regioni italofone e romance. La rivalutazione dell'importanza del sito web è stata però imposta dalla sfida della crescente digitalizzazione. Anche i nostri comunicati stampa sono sempre redatti nelle tre lingue cantonali”.
Tra i buoni esempi di trilinguismo vanno altresì annoverati i siti dell’Alta scuola pedagogica dei Grigioni (ASPGR) – istituto dove peraltro particolare rilievo viene dato al plurilinguismo, avendo gli studenti l'opportunità di frequentare in linea di massima i cicli di studio e i corsi in tutte e tre le lingue del Cantone –, quello della Scuola cantonale grigione e quello del Museo d’arte dei Grigioni, con versioni integrali nelle tre lingue cantonali e in inglese.
Visto che l’ostacolo principale alla traduzione dei siti online nelle tre lingue cantonali sembra essere costituito dai costi, si è rivelato interessante contattare un’azienda che fornisce un servizio professionale di traduzioni con sede a Lugano per capire come questi vadano calcolati. È però piuttosto difficile ottenere una stima precisa e veritiera per la traduzione dei succitati siti senza conoscerne perfettamente la composizione.
Il metodo per il calcolo dei costi di una traduzione è infatti tutt’altro che univoco, ci spiega Federica Guerra, titolare di TI+Traduce: “si può ragionare per pagina standard o cartella, come fanno in Italia, intendendo in genere 250 parole per 1650 battute, oppure per riga, dove in media si intende 7 parole a riga, ma anche questo è variabile e dipende molto dalle lingue, per cui in tedesco una riga può avere anche solo 2-3 parole. Infine si possono calcolare le ore di lavoro, che è la cosa più vaga e complessa. La modalità varia molto dalla zona geografica: in Ticino si fa il calcolo per parola, mentre nella Svizzera interna in genere per righe”.
La stima fornita da Grigioni Vacanze sulla base di una lunghezza in parole (100mila in questo caso), prosegue Guerra, è una stima corretta considerando una tariffa di 0,30 – 0,40 centesimi per parola. Per le altre stime fornite dai nostri interlocutori risulta invece difficile capire se siano attendibili. Diamo comunque per scontato che le informazioni forniteci dagli enti siano a loro volta frutto di un preventivo professionale eseguito con cognizione di causa.
Quanto ai costi per gli aggiornamenti, anche qui c’è da fare un discorso particolare: “è sempre difficile poter stimare questa spesa. Bisogna sapere cosa e quanto verrà aggiornato, se per parola, a ora o riga come detto, e se si può far riferimento alla traduzione già eseguita”.
Un commento sul quadro venuto fuori dalla presente ricerca è stato infine chiesto all’attuale direttore del Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente del Governo del Cantone dei Grigioni, Jon Domenic Parolini.
In linea di principio occorre distinguere tra le autorità cantonali (Gran Consiglio, Governo e Amministrazione) e gli istituti autonomi, ha tenuto a precisare in prima istanza Parolini, chiarendo in tal modo come sia tutt’altro che scontato per l’amministrazione cantonale poter intervenire in situazioni come queste. “Qualche anno fa si è discusso addirittura in Gran Consiglio della misura in cui il Cantone debba mettere voce riguardo alla questione dell'uso delle lingue cantonali in relazione a tali istituti. Rispondendo all'interpellanza Pedrini (sessione di aprile 2011) il Governo ha accolto con esplicito favore la maggiore considerazione riservata al romancio e all'italiano dagli istituti autonomi, sottolineando però al contempo di rispettare lo statuto autonomo di tali istituti”.
Visto che la ragione principale per cui queste istituzioni rinunciano alla traduzione risiede nei costi eccessivi, il direttore Parolini ha poi chiarito se siano previsti dei finanziamenti cantonali specifici per progetti di questo tipo, quali interventi a sostegno del trilinguismo, o se tali enti sono in effetti tenuti a finanziarli autonomamente: “di norma i contributi versati agli istituti autonomi vengono gestiti attraverso accordi di prestazioni. Pertanto vi sono senz'altro gli strumenti per vincolare i contributi del Cantone a determinate condizioni. Ma come detto, per quanto riguarda le questioni linguistiche, si fa appello alla responsabilità propria dei singoli istituti”. Rispondendo alla già citata interpellanza Pedrini, ha aggiunto il direttore, il Governo ha anche preso posizione in merito alla questione se sia necessario un adeguamento legislativo al fine di garantire una maggiore presenza delle lingue minoritarie cantonali ma non ha ravvisato la necessità di intervenire sotto tale profilo.
Parolini ha poi tenuto a ricordare che l'Ufficio federale della cultura ha dato incarico di effettuare una valutazione delle misure volte a conservare e a promuovere la lingua e la cultura romancia e italiana nel Cantone dei Grigioni. Il direttore si riferisce allo studio del Centro per la democrazia di Aarau, pubblicato a giugno 2019, che risponde a un postulato della consigliera nazionale grigionese Silva Semadeni del 2017, in cui si chiedeva alla Confederazione di verificare se le misure attualmente adottate per la promozione delle lingue minoritarie siano sufficienti a raggiungere gli scopi auspicati dalla Legge sulle lingue.
Lo studio, che si concentra sul cantone dei Grigioni, mette subito in chiaro che la situazione delle due minoranze linguistiche è molto differente: se per il romancio sussiste la minaccia della scomparsa a breve termine, non è così per l'italiano. Il romancio infatti soccombe al tedesco nelle stesse zone di lingua romancia (dal momento che i romanciofoni sono perlopiù bilingui), mentre l'italiano persiste come lingua quotidiana e ufficiale nelle zone italofone, per cui il problema fondamentale in questo caso è la disparità nell'ambito delle istituzioni cantonali e del settore pubblico.
Sulla base di tale rapporto, ha dichiarato Parolini, il Cantone sta verificando dove vi è necessità di agire e quali misure dovranno essere adottate. Gli esempi positivi menzionati in questa ricerca, ha sottolineato poi il direttore, come il sito della Ferrovia retica e quello della Banca cantonale grigione (ndr), “saranno sicuramente tenuti in considerazione in quanto si tratta di best practice e possono fornire input preziosi per altri servizi e istituti autonomi per il lavoro futuro”.
Sicuramente l’amministrazione cantonale deve giocare, anche in questo ambito, un ruolo di pioniere: ritiene soddisfacente il trilinguismo sul sito online del Cantone? Si potrebbe migliorare laddove manca talvolta una traduzione integrale dei contenuti? “Dobbiamo essere realisti: una traduzione integrale dei siti web non sempre è possibile. Se ad esempio sul sito web dell'Ufficio edile vi sono vaste documentazioni tecniche destinate a ingegneri e architetti, la traduzione di queste ultime sicuramente non è prioritaria. L'ordinanza sulle lingue si concentra per altro sui livelli superiori dei siti web nonché sui contenuti destinati esplicitamente a un vasto pubblico. Nel complesso si può constatare che nel corso degli ultimi anni i siti web dei singoli servizi hanno fatto importanti progressi per quanto riguarda il plurilinguismo. Anche in questo caso il rapporto e la sua verifica da parte del Cantone forniranno input per ulteriori passi relativi all'attuazione”.
Quale considerazione finale ho chiesto al direttore Parolini di trarre una conclusione sulla situazione delle lingue minoritarie sui siti web emersa dalla presente indagine: si può dire che tale situazione rappresenti lo specchio della situazione del trilinguismo in generale? E come si può migliorare? “Già a livello territoriale e demografico il trilinguismo cantonale non si articola in tre lingue che si collocano allo stesso livello – ha commentato Parolini –, bensì si compone della lingua tedesca predominante e delle lingue minoritarie romancio e italiano. La legislazione sulle lingue della Confederazione e del Cantone tiene conto di tale fatto: si tratta di leggi che salvaguardano e promuovono la lingua romancia e quella italiana, nonché intese a sostenere la minacciata lingua cantonale romancia con misure particolari. Il rapporto tra le lingue deve essere calibrato regolarmente, dato che non si tratta di una situazione rigida, bensì di un processo continuativo, di un compito che dobbiamo affrontare a intervalli regolari. Le discussioni attualmente in atto forniscono sicuramente un contributo importante a tale scopo”.
Volendo trarre una considerazione conclusiva si può constatare che dalla presente ricerca emerge sì la mancanza di un trilinguismo sul web grigionese che dia alle due lingue cantonali minoritarie pari dignità rispetto al tedesco, ma emerge allo stesso tempo un aspetto rassicurante, che vede una consapevolezza e un’attenzione crescenti per questo aspetto: molti siti internet stanno provvedendo (o lo hanno fatto recentemente o hanno in programma di farlo) a offrire anche versioni tradotte in italiano e romancio, se non integrali quantomeno di informazioni, parti e pagine del sito ritenute di maggiore rilevanza per gli utenti. L’auspicio è che anche nella vita quotidiana al trilinguismo vengano riservati sempre maggiore attenzione e rispetto.